ORBS… TRA SCIENZA E PARANORMALE
Il termine Orbs
preso in prestito nell’immaginario contemporaneo dalla lingua inglese, deve le sue origini etimologiche al mondo latino, che lo ha coniato con il significato di “sfera”. Non a caso, associato al sostantivo urbi nella sua forma dativa orbi, è ancora oggi utilizzato dalla Santa Sede in bolle ed epistole Pontificie, così come anche in detti comuni, che vogliono indicare la pubblica conoscenza di un fatto o di un evento accaduti.
Scientificamente
con il termine orbs si intendono alcune sfere visibili soltanto attraverso scatti fotografici, caratterizzati dall’utilizzo del flash e dalla presenza di uno sfondo con poca luminosità. Pollini, polveri, gocce di pioggia, invisibili ad occhio nudo, vengono catturate dalla fotocamera, che, grazie alla riflessione della luce scaturita dal flash sulla superficie di queste particelle, ci restituisce piccole sfere luminose e sfocate, più chiare nel loro corpo centrale e più sfumate nei laterali.
Paranormale e legenda
Poiché le orbs non sono solitamente individuate dalla nostra vista (sebbene qualcuno affermi di vederle ad occhio nudo e senza l’ausilio di alcuna strumentazione fotografica o tecnologica) e talvolta possono ricordare volti
o più generalmente tratti umani, esse sono state più volte al centro di studi paranormali e credenze spiritistiche, occultistiche e persino ufologiche.
Tra sonde aliene inviate sulla terra per studiare i terrestri e spiriti e fantasmi che userebbero queste particelle sottoforma di energia, le teorie formulate sulle orbs sono state negli anni numerosissime ed elaborate
in tesi sperimentali, studi approfonditi e ricerche specifiche.
Le orbs sono state catturate anche in moltissimi degli scatti realizzati nella nostra Grotta dei Cento Cavalli. Chissà che in questa meravigliosa area naturale non si nascondano ancora, sfuggendo dalla loro punizione divina, le anime inquiete dei briganti appartenenti alla banda capitanata da Giangiorgio Lanza da Randazzo? O le anime dei briganti che perirono per mano di Michelone? Chissà che non si nasconda persino lo spirito di qualcuno di loro, che, dopo la cruenta morte attende ancora tra le pareti rocciose della grotta, pronto a riprendere vita e vendicarsi contro i suoi nemici? Non vi resta che scoprirlo, visitando questo luogo incantato, sito nel Parco Fluviale dell’Alcantara.