Grotta dell’eremita o dell’olandese
Nello stesso splendido geosito della Grotta dei Cento Cavalli vi è un ulteriore grotta ed è la più piccola dei due tunnel di scorrimento lavico. Presenta un asse di scorrimento quasi ortogonale rispetto alla Grotta dei Cento Cavalli
Anche questa grotta si è formata su colate basaltiche massive e poco fratturate. I litopiti riconosciuti sono il Trachibasalto grigio scuro e la Trachiandesite grigia, con una struttura porfirica caratterizzata dalla presenza di fenocristalli di Plagioclasi, Pirosseni e più rara Olivina
Il pavimento interno ha una inclinazione di circa 30°-35°, tanto che si ricongiunge col tetto della volta solo a circa 10 metri dall’ingresso.
Lungo la volta si osservano i tipici colaticci, analoghi a quelli della Grotta dei Cento Cavalli; sono invece poco presenti i rotoli di lava, solamente in un breve tratto della parete.
Ciò permette di ipotizzare che la massa lavica che scorreva all’interno abbia subito una o più fluttuazioni rilevanti, legate al variare delle emissioni dell’area sorgente e che, alla formazione dei rotoli lavici sia seguito un rapido e finale riempimento che ha determinato l’attuale morfologia interna.
Analogamente alla Grotta dei Cento Cavalli, lungo la volta si rinvengono tracce di percolazione di acqua superficiali; concrezioni date da sottili incrostazioni biancastre e dei mammelloni, lungo il fianco Ovest della volta; infine, una parte più prominente nel lato Est, caratterizzato dalla presenza di increspature ondulate, che si sono prodotte per il lento fluire della parte più esterna del corpo lavico, durante le ultime fasi di raffreddamento.